Filmografia

“Fosco Maraini, il Miramondo
docufilm coprodotto dalla TSI (Televisione della Svizzera Italiana) e RAI Cinema, sulla avventurosa vita di Fosco Maraini, scrittore, antropologo, fotografo, viaggiatore, alpinista 2018. Disponibile in DVD.


preparazione alla scena della
decapitazione di Beatrice Cenci

La spada di Artemisia
Mediometraggio a soggetto sulla figura della pittrice rinascimentale  Artemisia Gentileschi.
Coproduzione italo-tedesca 2016

Chiaro-Scuro
Mediometraggio a soggetto che rievoca la figura del giovane Gian Lorenzo Bernini. Co produzione italo-tedesca

“La dolce via”
Docufiction che racconta  la storia  di via Veneto. Con Ugo Gregoretti, Sergio Fiorentini ed Eva Henger.  Medio-metraggio (27’) finanziato dal MIBACT 2003

Viva la scimmia

Lungometraggio a soggetto tratto dalla novella di Tommaso LandolfiLe due zittelle”, con Giuliana De Sio, Lunetta Savino, Claudio Spadaro, Giovanni Esposito. In un vecchio palazzo borghese, si consuma il dramma grottesco di due sorelle. Entrambe subiscono l’influenza della madre handicappata, entrambe vivono nella venerazione di Tombo, una  scimmietta, ricordo del  fratello morto in Africa. Tutte e due cercano di liberarsi dal loro senso di colpa: Lilla remissiva, confidando nelle certezze della fede, Nena ribelle, sperimentando la vita e le sue passioni.

Teresa De Sio e Lunetta Savino in una scena del film

La morte della madre mette in crisi il precario equilibrio della famiglia. La scoperta del sacrilegio di Tombo nella cappella del vicino convento scatena le ire delle sorelle che si vendicano di tutti, sacrificando la tanto amata scimmia  2001

“La coincidenza”
Cortometraggio, nell’ambito del progetto antirazzista “Intolerance”, con Piero Natoli e Pietro Bontempo  1998

“Croce e Delizia”
Co-regia firmata con Luciano De Crescenzo. Il film, con Marina Confalone e Teo Teocoli, è tratto dall’omonimo romanzo di De Crescenzo.

Una sarta  del cinema, da sempre innamorata di un attore, cinico e vanitoso,  che segue fedelmente in tutti i set dei suoi film, si trova sul set  parigino de “La Traviata”. Immedesimandosi nel ruolo della protagonista,  l’ingenua sartina vive sulla sua pelle il dramma dell’eroina romantica e finalmente si sente corrisposta dal suo idolo che recita il ruolo di Alfredo.  Travolta dalla sua passione , seguirà la sorte della  cortigiana  malata di tisi, fino alle estreme conseguenze 1995

Marco Colli e Claudio Spadaro durante una pausa del film

“Il sogno di Pompei” Docu-drama di 30’ realizzato per la  Presidenza del Consiglio  e destinato agli  Istituti Italiani di Cultura all’estero.  La ricostruzione dell’ultima notte di Pompei, prima dell’eruzione del Vesuvio.Vincitore del premio “Filmselezione” per la migliore sceneggiatura. 1994


Naufraghi sotto costa”
Lungometraggio a soggetto, con Sabrina Ferilli, Tony Palazzo, David Brandon e Claudio Spadaro.

Sabrina Ferilli, Marco Colli e Tony Palazzo nello stagnone di Mozia, durante le riprese del film

Sull’isola misteriosa di Mozia, che 2500 anni fa fu un porto dei Fenici, adoratori del terribile dio Baal, sorge un antico museo. Iano, che insieme a sua figlia Iole, è l’unico abitante dell’isola, ne custodisce gelosamente la preziosissima statua di marmo di un dio greco, trovata per caso in fondo alla laguna.

Sabrina Ferilli e Tony Palazzo, protagonisti del film

Ioiò è innamorato  di Iole, ed è l’unico che di notte riesce ad eludere la sorveglianza, e scava cercando antichità che poi vende al principe Manfredi, un cinico aristocratico del posto. Un giorno arriva sull’isola Antonio, un evaso in cerca di rifugio. Iano lo scopre, ma ne ha pietà e lo accoglie. Ma questi d’accordo col principe, tenta di rubare la statua, forte della complicità forzata di Ioiò, che poi si tira indietro. Il custode, pur di sottrarla ai ladri, morendo per l’incredibile sforzo, restituisce la statua al mare 1990

“ Giovanni Senzapensieri
opera prima, sceneggiatura e regia, con Sergio Castellitto, Eleonora Giorgi, Aldo Fabrizi, Franco Fabrizi, Claudio Spadaro, 1986

Vincitore del Grand Prix du festival di Annecy, Vincitore della “Freccia d’oro” al Tbilisi International Film Festival l, Presentato al Festival di  Cannes nella “Quinzaine des realisateurs”

Giovanni è l’ultimo, spiantato e nullafacente, erede dei duchi di Cantelmo. Vive da quando è nato nel palazzo degli avi, nel cuore della vecchia Roma, accudito da due vecchie governanti: la burbera Teresa e la dolce Letizia. La gente gli vuole bene, ma lo considera un po’ scemo e lo ha soprannominato Giovanni Senzapensieri. C’è pure qualcuno che approfitta della dabbenaggine di quel povero idiota. Giovanni è innamorato di una bella e misteriosa vicina di casa, Claire: la segue per strada, la guarda da lontano, non le ha mai parlato, ma continua a sperare. Infatti Giovanni è uno che spera l’insperabile, ed è proprio in grazia di questa sua particolarità che, entrato in possesso del segreto di un suo avo rinascimentale, intimo amico e collaboratore di Leonardo da Vinci, realizzerà i suoi sogni e troverà la sua libertà.

Eleonora Giorgi e Sergio Castellitto in una scena del film “Giovanni senza pensieri” (foto Federico Passi)